Collana “Genere, differenza, educazione”

Comitato Scientifico
Aureliana Alberici, Emy Beseghi, Velleda Bolognari, Franco Cambi, Carmela Covato, Duccio Demetrio, Margarete Durst, Rosella Frasca, Eliana Frauenfelder, Angela Giallongo, Vanna Iori, Maria Cristina Leuzzi, Marisa Marino, Francesca Marone, Franca Pinto, Tiziana Pironi, Franco Restaino, Luisa Santelli, Gabriella Seveso

Comitato Editoriale
Barbara Mapelli, Anna Maria Piussi, Simonetta Ulivieri

 

1. Carmela Covato (a cura di), Metamorfosi dell’identità. Per una storia delle pedagogie narrate
2. Simonetta Ulivieri (a cura di), Educazione al femminile. Una storia da scoprire
3. Antonella Cagnolati (a cura di), Tra negazione e soggettività. Per una rilettura del corpo femminile nella storia


GENERE, DIFFERENZA, EDUCAZIONE n.1


Gli ultimi decenni hanno segnato, a seguito dei movimenti femministi e delle ricerche e studi delle donne, il profondo mutare dei soggetti, innanzitutto femminili, e delle relazioni tra i sessi. Trasformazioni che riguardano e coinvolgono le condizioni e le scelte biografiche, le culture degli scambi sociali e del lavoro, le percezioni e autopercezioni identitarie di donne e uomini. E’ cresciuto nel tempo un patrimonio di saperi  e pratiche femminili, a partire dal riconoscimento della propria differenza sessuale e di genere e dalla libertà guadagnata nelle relazioni tra donne, che costringe gli uomini a ripensarsi nella loro stessa differenza e parzialità; cerca linguaggi e forme di comunicazione tra le diverse generazioni nella consapevolezza di un mutamento che non si ferma e può condurre oltre e altrove anche rispetto a chi l’ha avviato e generato; apprende a riconoscere anche nella diversità tra donne – oltre che generazionali, economiche, etniche e sociali – risorse di ulteriore consapevolezza individuale e collettiva. Occorre però promuovere le occasioni perché, di questo patrimonio, prosegua l’elaborazione e si trovino con sempre maggiore sicurezza forme di trasmissione e di comunicazione nel rapporto con nuove generazioni di donne e di uomini. Soprattutto in tempi nei quali si presenta pericolosamente il rischio, in particolare per le donne, di perdere ciò che si riteneva acquisito, l’essere considerate non solo soggetti di diritto, ma anche soggetti morali, autonomamente consapevoli e responsabili rispetto alle proprie scelte.
Centrale in questi propositi è il compito di chi si occupa di educazione. Le culture pedagogiche  è necessario che si arricchiscano delle prospettive di genere, in quanto le uniche in grado di leggere e interpretare le realtà in divenire della contemporaneità e offrire, in particolare alle e ai giovani, le competenze non solo per conoscere, ma anche per proporsi come soggetti protagonisti in grado di muoversi con libertà dentro il cambiamento e orientarlo verso livelli più alti di rapporti di civiltà.

Con questa nuova Collana si intende creare un “luogo” per le riflessioni e le pratiche formative che abbiano come centrali le culture della differenza sessuale e di genere, con l’intenzione di costruire percorsi e proposte educative in cui il rigore scientifico si coniughi con un’attenzione continua e critica sul divenire e mutare delle culture sociali, delle relazioni pubbliche  e private tra i sessi; in cui la ricerca accademica e gli studi di genere sappiano aprirsi e dialogare con quanto offrono e domandano gli altri luoghi dell’educazione istituzionale e diffusa, i governi locali, gli associazionismi femminili e culturali sul territorio.

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23-02-07